Il Risorgimento a colori: pittori, patrioti e patrioti pittori nella Roma del XIX secolo


La mostra illustra, attraverso un’ampia selezione di dipinti e sculture provenienti dalle collezioni del Museo di Roma e da altre importanti raccolte pubbliche e private, gli eventi più significativi della Roma risorgimentale: dalla Repubblica Romana del 1849, alla sconfitta di Garibaldi a Mentana, fino al definitivo crollo del potere temporale della Chiesa con la presa della città da parte dei bersaglieri il 20 settembre 1870.

Narrare la storia del Risorgimento romano descrivendone gli eventi più significativi con una selezione di opere realizzate da artisti italiani e stranieri è l’intento di Il Risorgimento a colori: pittori, patrioti e patrioti pittori nella Roma del XIX secolo al Museo di Roma in Palazzo Braschi dal 19 settembre 2010 al 9 gennaio 2011. La mostra – a cura di Maria Elisa Tittoni con Patrizia Masini, Rossella Leone e Isabella Colucci per la sezione di pittura, Simonetta Tozzi e Angela D’Amelio per la sezione di grafica è inserita nelle iniziative “Roma: Capitale d’Italia da 140 anni”.

In mostra é anche esposto il prezioso abito di Roberto Capucci Angelo Barocco realizzato nel 1987 e personalizzato per l’occasione, proveniente dall’Archivio Storico Fondazione Roberto Capucci.
QUI le foto del Museo di Roma ristrutturato e della mostra in corso.


In particolare é possibile ammirare dipinti di Dario Querci, Carlo De Paris, Michelangelo Pacetti, Ippolito Caffi, George Housman Thomas, Gerolamo Induno, Michele Cammarano, Carlo Ademollo, Gioacchino Toma, Onorato Carlandi.
Il percorso della mostra inizia con un dipinto di Ippolito Caffi che descrive l’entusiasmo popolare in Piazza del Quirinale per la concessione dello Statuto da parte di Pio IX mentre la tela di Antonio Malchiodi rievoca la figura del tribuno di Trastevere Angelo Brunetti, detto Ciceruacchio.
Un’intera sezione dell’esposizione è dedicata all’intensa esperienza della Repubblica Romana, ricordata con due grandi dipinti che fissano l’immagine dei maggiori protagonisti: la tela di Dario Querci con Giuseppe Mazzini che in Campidoglio annuncia ai romani l’istituzione della Repubblica e il dipinto di George Housman Thomas raffigurante Garibaldi nell’assedio di Roma. I dipinti di Gerolamo Induno e Giambattista Bassi testimoniano la desolazione dei luoghi bombardati.
Il lungo periodo di normalizzazione che segue il ritorno del pontefice nella città occupata dalle truppe francesi, nell’aprile del 1850, viene celebrato da artisti fedeli al regime in opere come Il ritorno di Pio IX dello spagnolo Carlo De Paris o nelle scene di vedutismo cronachistico di Michelangelo Pacetti.
Gli ultimi atti dell’epopea risorgimentale romana sono ripercorsi nelle tele di Michele Cammarano e Archimede Tranzi che rievocano la breccia di Porta Pia. La partecipazione di aristocratici e popolo affinché si realizzi la nuova realtà politica di Roma capitale è ricordata in una bella scena di genere di Pietro Saporetti.
Costituisce un’interessante integrazione all’esposizione pittorica la sezione dedicata alla grafica, presentata nelle due nuove sale con accesso dal cortile di Palazzo Braschi, aperte al pubblico proprio in questa occasione. Qui è ospitata la documentazione degli avvenimenti romani tra il 1846, anno di elezione di Pio IX, e il 1870 in 49 opere – disegni, incisioni e libri rari – alcune esposte per la prima volta.
Sono documentati importanti eventi quali l’istituzione della Guardia Civica o la realizzazione degli imponenti apparati effimeri innalzati nelle piazze cittadine in onore del papa. La proclamazione delle Repubblica Romana e i cruenti scontri durante l’assedio del ’49 tra truppe francesi e romane sono efficacemente illustrati nelle famose litografie delle Rovine della guerra di Roma del 1849, tratte dal dagherrotipo e nei panorami di Kandler e Andreae che ritraggono l’assedio da Villa Pamphilj e da Palazzo Caffarelli.
Completano la mostra una serie di opere che illustrano le iniziative di Pio IX dopo il ritorno a Roma dall’esilio di Gaeta: la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione e l’inaugurazione della colonna, dedicata alla Vergine, in piazza di Spagna; la commissione di importanti scavi archeologici che portarono al ritrovamento dell’Ercole Righetti presso Campo de’ Fiori e dell’Augusto a Prima Porta; la macchina pirotecnica incendiata sul Pincio per la festività dei Santi Pietro e Paolo.