EUR. Dal fascismo al miracolo economico


Celebre per la sua architettura razionalista, il quartiere, concepito e costruito per l’Esposizione Universale del 1942, venne completato in tempi successivi per il sopraggiungere della Seconda Guerra Mondiale.

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Fabrizio Ferri, Untitled #2266, 1999

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Roma, Sede della Esso all’Eur

Un esempio della continuità stilistica, se non altro per quanto attiene l’imponenza delle opere, è la sede della Esso all’Eur, che ha come progettisti  Luigi Moretti e V. Ballio Morpurgo,  due nomi noti anche per la realizzazione di molti progetti architettonici ufficiali del regime, come quello della prima teca dell’Ara Pacis.

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Roma, 23 sett. 1938. Veduta aerea del padiglione dell’Ara Pacis

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Veduta frontale del Museo dell’Ara Pacis oggi     

Ed è proprio qui, al Museo dell’Ara Pacis, che la mostra ESPOSIZIONE UNIVERSALE ROMA. Una città nuova dal fascismo agli anni ’60 – fino al 14 giugno 2015 – racconta la storia dell’Eur con oltre cento opere, filmati  dell’Archivio Storico Luce, spettacolari immagini e inedite prospettive di grandi fotografi contemporanei (Oscar Savio, Franco Fontana, Hans-Christian Schink, Andrea Jemolo e Fabrizio Ferri) e alcuni estratti di film girati nel quartiere dal dopoguerra agli anni ’60: Roma città aperta; Il Boom; La Dolce vita; Le tentazioni del dottor Antonio; La decima vittima.

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Veduta aerea del quartiere, 1961.

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P.zza G.Marconi, 1957.

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Torri delle Finanze e sede dell’E.N.I. 1965 ca.