Digital Life: JEAN MICHEL BRUYÈRE


Una delle emozioni forti di Digital Life è l’installazione di Jean Michel Bruyère: La Dispersion du Fils. Nel catalogo digitale della rassegna vengono divulgate esaurienti informazioni tecniche, ma ciò che mi preme comunicare qui sono le emozioni visive che ho cercato di catturare con un piccolo video. La qualità non è buona, è molto buio e sarebbe servita una telecamera adatta, ma s’intuisce l’effetto che le proiezioni riescono a generare sullo spettatore. (Click QUI per vederlo in HD). L’immagine globale è quella di un gigantesco serpente di cui non si percepisce né la testa né la coda, ma che circonda gli spettatori e l’inghiotte durante il suo ininterrotto strisciare nel buio. La sensazione è quella di trovarsi ora nella pancia del serpente, ora a rischio di venir travolti dalle sue spire. I suoni accentuano l’emozione e il brivido.
Dopo “Si poteris narrare, licet” e CaMg(CO3)2, La Dispersion du Fils è ad oggi l’ultima esperienza di cinema immersivo di LFK-films.
La Dispersion du Fils è stato presentato per la prima volta alla mostra “eLandscape” al Museo della Scienza e della Tecnologia di Shanghai nell’ambito dell’ eArts Festival 2008. Concepito con, e per il sistema AVIE del iCinema Centre della UNSW di Sydney, La Dispersion du Fils è un’immersione attiva dello spettatore in un universo filmico architettonico attraverso un’ambientazione video panoramica a 360° stereoscopica. Invita lo spettatore ad entrare fisicamente in un mondo immenso di immagini e suoni e ad orientarsi al suo interno tramite dei sistemi esplorativi così vari che diventano impossibili da riprodurre.
Con gli occhiali per il 3D la visione di questa creazione tecnologica è straordinariamente coinvolgente. Non perdetela.