Musei in Comune: il nostro storytelling digitale


Oggi abbiamo voglia di raccontare un po’ della nostra storia digitale, immaginando di sfogliare insieme l’album virtuale di famiglia. Vogliamo dedicare questo racconto ai tanti amici che ogni giorno ci seguono, condividendo pensieri, passioni e immagini ma vogliamo dedicarlo anche ai tanti che ancora non conoscono la nostra storia (e che purtroppo spesso parlano del rapporto musei e nuove tecnologie senza farne il minimo cenno). Ad oggi l’ufficio web di Zètema Progetto Cultura gestisce per conto della Sovrintendenza Capitolina 19 siti museali, altrettante pagine Facebook, i canali Twitter, Pinterest, Instagram, Youtube e Flickr oltre al blog e all’applicazione per smartphone Iphone e Android (MiC Roma).

Ma partiamo dall’inizio.

Dal 2006 siamo online con il portale www.museincomuneroma.it e i siti museali ad esso legati (tutti disponibili in 4 lingue: italiano, inglese, francese e spagnolo). La navigazione è semplice ed intuitiva e le immagini hanno un ruolo fondamentale perché sono loro a raccontare a la bellezza racchiusa nei singoli musei del sistema. E nel 2013 i visitatori online sono stati quasi 2 milioni e mezzo (+10,5% rispetto al 2012): un bel numero di cui siamo davvero molto orgogliosi.

Partendo dal portale è anche possibile acquistare online i biglietti, le guide dei musei e i cataloghi delle mostre, ma anche immagini per cui abbiamo creato un’applicazione web ad hoc: foto.museiincomuneroma.it.

E non finisce qui. Stiamo lavorando per estendere il Google Art Project a tutti i Musei in Comune, in continuità con le attività svolte ai Musei Capitolini nel 2012: un progetto di valore unico e di visibilità internazionale che utilizza la tecnologia Street View all’interno dei musei per creare immagini panoramiche a 360 gradi, integrate con immagini e approfondimenti delle opere d’arte, il tutto strettamente correlato con i nostri siti.

Dal 2008 svolgiamo attività di social networking: all’inizio li usavamo soltanto per lanciare gli eventi, le mostre e le attività, poi la nostra passione ci ha spinto a “raccontare” i musei. Lo facciamo diffondendo opere più o meno conosciute e contestualizzandole, lanciando curiosità e backstage per ingaggiare rapporti con il pubblico, raccontando storie e curiosità o creando nuovi contenuti, ad esempio: video di approfondimento, cartoline e contest per la mostra “Gemme dell’impressionismo” al Museo dell’Ara Pacis, #BeMyValentine per il giorno di San Valentino, Strike a pose per la giornata del #MuseumSelfie, #followamuseum per entrare in rete con le altre istituzioni museali del mondo. Abbiamo partecipato attivamente alle Invasioni digitali e alla Notte Bianca della cultura (#NotteBiancaTw) su Twitter elaborando contenuti specifici.

Grazie a twitter offriamo dirette degli eventi e delle conferenze stampa più importanti, diamo anticipazioni, notizie in tempo reale e realizziamo anche contest su Instagram e Facebook.

Il mondo social di Musei in Comune cresce giorno dopo giorno e si arricchisce di contenuti sempre nuovi e i numeri testimoniano il gradimento del pubblico: 159.000 mi piace su Facebook suddivisi tra i diversi profili museali e quasi 46.000 follower per @museiincomune che si conferma come il primo profilo museale italiano su twitter.

Insomma, le storie da raccontare sono tante e noi ci mettiamo passione, studio, energie e tutta la nostra creatività.