Cirovagando


Roma 20 marzo 1893

Come tutte le mattine Ciro si alzava di buon’ora e attraverso il reticolato di viuzze che conducevano a Campo de fiori, passando per il cortile di Palazzo Braschi, si recava a Piazza Navona, in cerca di un lavoro che gli permettesse di sbarcare il lunario. Ed è proprio in questa storica piazza che avviene l’incontro, sarebbe meglio dire lo scontro, che cambierà la vita del nostro protagonista. Si perché dai suoi ricordi apprendiamo che, mentre camminava distratto, rovinò addosso al conte Primoli, intento a fotografare la Fontana dei Fiumi.

In un attimo fu il pandemonio: il conte giaceva tramortito a terra, sommerso dalla sua attrezzatura fotografica, ma Ciro non si perse d’animo e in un baleno aveva già organizzato una squadra di braccianti che aiutarono il conte a risollevarsi e a rimettere a posto l’attrezzatura.

Ciro, l'assistente di Giuseppe Primoli
Ciro, l’assistente di Giuseppe Primoli

Potete immaginare l’indignazione del conte, ma bastò un solo sguardo a quell’ometto un po’ traccagnotto e alla sua intraprendenza, per fissare un legame indissolubile tra i due. E così Ciro divenne l’assistente del conte, o meglio un attendente tuttofare, che ci restituisce con i suoi ricordi Roma, una città dai mille volti e contraddizioni, da poco divenuta capitale d’Italia.

Sfogliamo le pagine del diario e ci colpisce una foto abbastanza insolita. Cattura un momento della vita cittadina, mostrando un uomo ben vestito intento ad orinare in un vespasiano con nonchalance, su una pubblica via.

Apprendiamo dagli appunti che l’uomo sullo sfondo che guarda l’obiettivo è il nostro Ciro, un popolano dagli abiti goffi e trasandati, ma immancabilmente con il suo cappello in testa.

Venite ad approfondire l’evoluzione di Roma attraverso le foto del conte Primoli, e non solo, visitando la mostra Roma. Nascita di una capitale 1870-1915 ospitata dal Museo di Roma fino al 26 settembre 2021.